Audi Q7 3.6 FSI quattro · 280 CV (2008)

2006
Gasolina
AWD
Manual 6v
Audi Q7 - Vista 1
Audi Q7 - Vista 2
Audi Q7 - Vista 3
Audi Q7 - Vista 4

Especificaciones y análisis del Audi Q7

Potenza

280CV

Coppia

360Nm

Consumo

12.9l/100

Emissioni

309g/km

0-100 km/h

8.3s

Vel. Max.

225km/h

Peso

2270kg

Prezzo

55,740

Riassunto tecnico

Carburante

Gasolina

Trasmissione

Manual 6v

Trazione

AWD

Posti

5 / 5 porte

Bagagliaio

775 L

Serbatoio

100 L

Potenza

206 kW

Stato

Attuale

Specifiche tecniche

Motore

Potenza massima280 CV / 206 kW
Coppia massima360 Nm
Tipo di carburanteGasolina
TrasmissioneManual 6v

Capacità

Serbatoio100 L
Bagagliaio775 L

Analisi dettagliata della Audi Q7 3.6 FSI quattro · 280 CV (2008)

Descrizione generale

L'Audi Q7 3.6 FSI quattro del 2008 ha fatto irruzione sul mercato come una dichiarazione di intenti, un SUV di lusso che non temeva di mostrare le sue dimensioni, la sua potenza e la sua sofisticazione. Rappresentava il culmine del comfort e della capacità, avvolto in un pacchetto imponente che prometteva di portare i suoi occupanti a qualsiasi destinazione con una sensazione di dominio assoluto sull'asfalto. Era più di un'auto; era uno status symbol e una fortezza su ruote.

Esperienza di guida

Mettersi al volante della Q7 3.6 FSI è un'esperienza che mescola potenza e serenità. Il motore V6 da 280 cavalli spinge con una morbidezza decisa, un torrente di forza che sembra inesauribile, specialmente quando gestito attraverso il suo insolito ma gratificante cambio manuale a 6 velocità. Nonostante il suo peso considerevole, la trazione integrale quattro trasmette una fiducia incrollabile, incollando l'auto all'asfalto in qualsiasi circostanza. Non è una sportiva agile, ma un incrociatore ad alta velocità che divora chilometri con un aplomb e un silenzio di marcia che ti isolano dal mondo esterno.

Design ed estetica

Il design dell'Audi Q7 di prima generazione è monumentale. La sua presenza su strada è travolgente, definita da una griglia Singleframe che sembra divorare l'orizzonte e da linee fluide ma muscolose che percorrono la sua carrozzeria di oltre cinque metri. Non ci sono sottigliezze, solo una dimostrazione di forza ed eleganza. All'interno, l'abitacolo è una lezione di ergonomia e qualità dei materiali, uno spazio dove il lusso si percepisce in ogni regolazione e in ogni texture, creando un ambiente accogliente e tecnologicamente avanzato che è invecchiato con una dignità ammirevole.

Tecnologia e caratteristiche

All'epoca, la Q7 3.6 FSI era una vetrina tecnologica. Il suo motore a iniezione diretta FSI cercava un equilibrio tra prestazioni e un'efficienza ragionevole per la sua cilindrata. Tuttavia, il vero fiore all'occhiello era il suo sistema di trazione integrale permanente quattro, un pilastro del marchio che garantiva una motricità e una sicurezza attiva superlative. A questo si aggiungeva una sofisticata sospensione a quadrilatero deformabile su entrambi gli assi e uno sterzo con assistenza variabile in base alla velocità, tecnologie che lavoravano insieme per far sentire questo colosso sorprendentemente maneggevole e sicuro.

Concorrenza

Nell'esclusivo olimpo dei grandi SUV di lusso, l'Audi Q7 si confrontava con i titani del settore. I suoi rivali più diretti erano la BMW X5, che offriva un'esperienza di guida più dinamica e sportiva, e la Mercedes-Benz Classe ML, focalizzata su un comfort di marcia superiore. Non si poteva ignorare nemmeno la Porsche Cayenne, con cui condivideva la piattaforma e offriva un approccio ancora più prestazionale, né la Volvo XC90, che puntava sulla carta della sicurezza e della funzionalità per la famiglia sopra ogni altra cosa.

Conclusione

L'Audi Q7 3.6 FSI quattro è la personificazione del lusso e della potenza di un'era. Un veicolo che dà priorità alla sensazione di sicurezza, al comfort imperiale e alla capacità di viaggiare senza limiti rispetto all'agilità o all'efficienza. È una macchina imponente, costruita con una qualità eccezionale, che offre un'esperienza di guida maestosa. Sebbene i suoi consumi e le sue dimensioni possano essere intimidatori oggi, il suo fascino come fortezza di lusso su ruote perdura, ricordandoci un'epoca in cui di più era, indiscutibilmente, di più.